Il trauma psicologico può essere definito come una “ferita dell’anima”, qualcosa che rompe il consueto modo di vivere e vedere il mondo e che ha un impatto negativo sulla persona che lo vive.
Esistono diverse forme di esperienze traumatiche: “piccoli traumi” (t), ovvero esperienze soggettivamente disturbanti quali ad esempio l’aver subito un’esperienza di umiliazione o interazioni brusche con figure significative durante l’infanzia. Ci sono poi i “grandi traumi” (T), ovvero tutti quegli eventi che provocano minaccia all’integrità fisica propria e delle persone care: disastri naturali, incidenti, abusi sessuali, violenze fisiche…
I principali Disturbi di natura traumatica:
- Disturbo Post-traumatico da Stress: la persona è esposta ad un evento minaccioso per l’integrità fisica propria o altrui (morte, minaccia di morte, violenza fisica). I sintomi tipici del disturbo sono il rivivere continuamente l’esperienza tramite ricordi, sogni, flashback, reazioni emotive intense, l’evitamento degli stimoli associati all’evento (luoghi e persone collegate), forte attivazione fisiologica (difficoltà nel sonno, risposte di allarme, ipervigilanza), intensi pensieri ed emozioni negative (rabbia, paura, colpa)
- Disturbo da Stress acuto: i sintomi sono sovrapponibili a quelli del Disturbo Post-traumatico da stress, ma la durata degli stessi interessa un periodo di tempo che va dai 3 giorni ad 1 mese dall’esposizione all’evento traumatico. Quando i sintomi persistono per più di 1 mese si effettua la diagnosi di Disturbo Post-traumatico da stress
- Disturbo dell’Adattamento: l’evento stressante può essere singolo o multiplo, ne sono un esempio i problemi sentimentali, le difficoltà finanziarie; ma può anche essere continuo come ne caso delle malattie croniche o disabilità fisiche. La persona risponde a tali eventi stressanti con sintomi emotivi, caratterizzati da ansia e tristezza, e/o comportamentali
- Disturbo Post-traumatico complesso: alcune persone manifestano un malessere psicologico che rappresenta l’esito di storie dolorose, spesso costellate da eventi traumatici di tipo relazionale, ripetuti nel tempo. I sintomi tipici del disturbo sono: la difficoltà nella regolazione delle emozioni, l’idea negativa di sé e i problemi relazionali
I traumi sono esperienze emotivamente soverchianti che bloccano la persona nel passato, ferite che a distanza di molti anni restano sanguinanti e costringono la persona a riviverle nel presente. La tecnica dell’EMDR, utilizzata nell’ambito di un percorso psicoterapeutico più ampio, permette mediante la desensibilizzazione sistematica di ridurre la carica emotiva negativa associata agli eventi traumatici. In seguito all’intervento EMDR il soggetto non perde il ricordo, ma integra il contenuto dell’evento in una prospettiva più adattiva.